TITOLO: Canto di Natale
AUTORE: Charles Dickens
COLLOCAZIONE: Biblioteca Vespucci
NUMERO ORDINE: n° 1227
GENERE: Narrativa
DESTINATARI: ragazzi 8-10 anni
Recensione di Artem Larionow della classe V E scuola primaria - 17/18
Scrooge si dimostra un vecchio
avaro e senza cuore. Egli ha una bottega e per lui
lavora solo il suo unico impiegato, un uomo buono che non si lamenta
mai di nulla. La notte della
vigilia di Natale gli fa visita uno spirito e gli
spiega che se non deciderà di cambiare il suo atteggiamento nei
confronti del prossimo, si ritroverà nella sua stessa situazione, pieno
di catene e senza nessuno a piangere la sua morte. Così lo informa che
quella stessa notte gli avrebbero fatto visita tre personaggi: gli
spiriti del Natale passato, presente e futuro. Il primo spirito lo porta ndietro nel tempo, dove gli mostra il giorno di Natale di diversi
Scrooge del passato. Lo
spirito del Natale presente lo porta in giro per la città, benedicendo tutte
le persone che incontrano. Arrivano nella casa dell’impiegato, Bob, e
solo allora il vecchio si rende conto di quanto sia povero il suo
assistente. Egli infatti ha una famiglia molto numerosa, che stenta a
sfamare. Più tardi, lo spirito lo porta a casa di suo
nipote, che lo aveva invitato a passare la serata con la sua famiglia,
ma che lui aveva rifiutato. E alla vista di tutte quelle risate, il
vecchio signore comincia a capire di dover cambiare. L’ultimo spirito porta il protagonista nel
futuro, dove quest’ultimo viene a sapere che Tiny Tim non è riuscito a
superare la sua malattia. Inoltre, assisterà alla propria morte, e si
renderà conto che nessuno soffrirà per la sua perdita. Decide così di
cambiare una volta per tutte.
La lettura è molto scorrevole e di facile
comprensione; è a fumetti. In alcune situazioni fa ridere, in altre un po' meno. Lo consiglio perchè l'ho trovato interessante e importante in quanto valorizza il senso dell'amicizia e dello stare in sieme.